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Virus respiratorio sinciziale: fattori di rischio e vaccini

Boy with a respiratory syncytial virus, inhaling medication through an inhalation mask. Flu

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Il Virus Sinciziale Respiratorio (VSR) è un agente altamente trasmissibile che causa epidemie annuali durante i periodi autunnali e invernali nelle regioni a clima temperato. La sua presenza è associata principalmente alla bronchiolite, che comporta spesso ricoveri ospedalieri nei neonati e alle infezioni respiratorie acute (IRA), oltre che a condizioni come la bronchite asmatica/asma nei bambini e negli adulti, la riacutizzazione della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e la polmonite interstiziale con Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) negli anziani, soprattutto in presenza di patologie preesistenti. Queste informazioni sono state diffuse attraverso una comunicazione della Direzione Generale della Prevenzione, con lo scopo di delineare le misure di prevenzione e immunizzazione contro il virus.

Le statistiche mondiali e europee rivelano l’entità del problema, con milioni di casi di infezioni acute delle vie respiratorie basse ogni anno, causando migliaia di ricoveri e decessi, specialmente nei bambini sotto i cinque anni. I neonati prematuri e i bambini di età inferiore ai sei mesi, insieme agli anziani e alle persone con sistemi immunitari compromessi, sono particolarmente vulnerabili.

La trasmissione avviene attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie di individui infetti o tramite superfici contaminate. I bambini piccoli sono più a rischio a causa delle loro abitudini di toccare e mettere in bocca oggetti contaminati.

Come prevenire la diffusione del virus

Numerosi fattori influenzano il rischio di sviluppare forme gravi di infezione da VSR, inclusi fattori stagionali e età inferiore a un anno, soprattutto nei primi mesi di vita. Altri fattori di rischio comprendono condizioni come la prematurità, la displasia bronco-polmonare e le malattie cardiache congenite.

Per prevenire la diffusione del virus, vengono raccomandate misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani e l’adozione di buone pratiche respiratorie. In aggiunta a queste, sono disponibili anche trattamenti farmacologici come gli anticorpi monoclonali e i vaccini. In Italia, sono autorizzati diversi tipi di trattamenti preventivi, compresi anticorpi monoclonali come palivizumab e nirsevimab, e vaccini come AREXVY e ABRYSVO, rivolti a diverse fasce di età e gruppi a rischio.