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Dieta e Cervello: come evitare l’effetto yo-yo

Measuring tape and notebook with juicy tomatoes, the concept of healthy eating and losing weight

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Molte persone che seguono una dieta si trovano ad affrontare una battaglia continua contro il senso di fame e il desiderio di cibi proibiti. Ciò può portare all’effetto yo-yo, in cui il peso perso viene rapidamente ripreso. Uno studio condotto dal Max Planck Institute for Metabolism Research ha rivelato che il cervello svolge un ruolo fondamentale in questo processo.

Il ruolo del cervello nella dieta

Il cervello è coinvolto nel controllo della fame e del metabolismo. Durante una dieta, i segnali inviati al cervello possono diventare più forti, soprattutto in un’area dell’ippocampo che regola la fame. Questo può portare a una sensazione di fame prolungata e intensificata, che spinge a mangiare di più una volta terminata la dieta.

Durante la dieta, i circuiti cerebrali responsabili del controllo della fame subiscono dei cambiamenti. I segnali inviati a questi neuroni diventano più forti, creando una fame più intensa. Questo può rendere difficile resistere alla tentazione di cibi proibiti e può portare a un senso di fallimento se si cede alla tentazione.

L’effetto yo-yo e il senso di fame

L’effetto yo-yo si verifica quando il peso perso durante una dieta viene rapidamente recuperato. Questo può essere attribuito alla fame intensificata e prolungata che si verifica dopo una dieta. Il cervello cerca di compensare la mancanza di cibo durante la dieta spingendo a mangiare di più e a recuperare il peso perso.

In particolare le diete rigide, che impongono regole ferree e limitano le scelte alimentari, possono essere stressanti per il cervello. Il cervello preferisce una ricompensa immediata, come un cibo gustoso, rispetto a un vantaggio a lungo termine, come il mantenimento di un valore di colesterolo nella norma. Questo può rendere i cibi proibiti ancora più allettanti e può portare al mangiare emotivo come risposta a bisogni emotivi, anziché una vera necessità di cibo.

Le persone che seguono diete rigide possono essere più inclini ad abbuffate compulsive. Le aree cerebrali coinvolte nella ricompensa si attivano in modo più intenso di fronte al cibo spazzatura nelle persone a dieta stretta. Questo può portare a una perdita di controllo e a un consumo eccessivo di cibo.

La dieta non inizia il lunedì

La tendenza a procrastinare può influenzare la capacità di seguire una dieta. Spesso si rimanda l’inizio di una dieta perché sembra troppo difficile o si teme di fallire. Tuttavia, è importante stabilire obiettivi realistici e raggiungibili e iniziare con piccoli passi. L’azione iniziale può ridurre la paura e aumentare la fiducia nelle proprie capacità di seguire una dieta con successo.

Spesso l’inizio è la parte più difficile. Ciò che sembra impossibile può rivelarsi meno stressante e più fattibile una volta che si inizia. Agire può aumentare il senso di ottimismo e controllo di sé, migliorando le probabilità di successo nell’aderire a una dieta.