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Vaiolo delle scimmie: 128 casi nel Lazio. Boom di richieste di vaccinazioni

Preparing For Vaccination

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A metà agosto sono 714 i casi di vaiolo delle scimmie registrati in Italia, di cui 194 collegati a viaggi all’estero. L’infezione colpisce quasi esclusivamente uomini, di età media 37 anni. Per ora il maggior numero di casi (308) si è registrato in Lombardia, a seguire Lazio (128), Emilia-Romagna (73), Veneto (48).

Il vaiolo delle scimmie è una malattia che coinvolge gli animali selvatici, con infezioni umane accidentali, che si verificano soprattutto nell’Africa centrale e occidentale. Dalla malattia si può guarire nel giro di 14-21 giorni, con sintomi che di solito si risolvono spontaneamente. Non è molto contagiosa tra gli uomini, però si può trasmettere attraverso l’esposizione alle goccioline di saliva e con il contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati. I sintomi, quali febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee, possono essere lievi o gravi, le lesioni possono essere molto pruriginose e dolorose.

Il virus del vaiolo delle scimmie viene trasmesso principalmente alle persone da animali selvatici, come roditori e primati, ma è possibile contagiarsi anche tra persone, per via aerea, tramite rapporti sessuali o attraverso qualsiasi contatto stretto che preveda l’esposizione a goccioline respiratorie, secrezioni e fluidi corporei.

Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. Il contatto con animali vivi e morti attraverso la caccia e il consumo di selvaggina sono i fattori di maggiore rischio. È stato segnalato anche un lieve rischio per i bambini e le donne in gravidanza. I casi più lievi di vaiolo delle scimmie possono passare inosservati e perciò rappresentare un rischio di trasmissione tra le persone: per questo chi viaggia deve prestare sempre molta attenzione alle pratiche igieniche e sanitarie.

Nel Lazio dall’8 agosto scorso sono partite all’ospedale Spallanzani le vaccinazioni. Il siero è l’JYNNEOS (MVA-BN), vaccino antivaioloso basato su virus vaccinico vivo, Ankara modificato, non replicante, approvato da Ema per la profilassi del vaiolo delle scimmie. Alla Regione Lazio sono state consegnate 1.200 dosi. Da subito si sono registrate oltre 600 richieste di prenotazioni spontanee e 200 appuntamenti per la vaccinazione.